COSMOPRATICA
Centro Studi Esoterico
di frammenti di verità oggettiva

in movimento tra passato e futuro per lo sviluppo armonico dell'essere umano

I Fedeli D'Amore: Cavalieri della Luce. Ordine costituito nel 1999 al fine di preservare conoscenza, verità e libertà in previsione delle derive autoritarie e transumaniche del nuovo millennio. Essi sono i custodi e difensori dei valori di Libertà, Uguaglianza e Fratellanza che hanno dato vita alle costituzioni democratiche dell'Occidente.

« L’Amore è ciò per la cui potenza tutte le cose son generate:
è in tutte le cose, vivo in ciò che è vivo,
grazie a lui ciò che è vivo vive,
ed è lui stesso la linfa vitale di ciò che è vivo;
riscalda ciò che è freddo, illumina ciò che è oscuro,
risveglia ciò che è assopito, vivifica ciò che è morto,
fa percorrere la regione sovraceleste alle cose inferiori,
trasportandole con divino furore;
per suo compito le anime sono legate ai corpi,
per la sua guida sono innalzate alla contemplazione,
per il suo volo si uniscono a Dio superate le difficoltà naturali »

Il provvedimento del Consiglio dei Ministri di oggi, 5 Gennaio 2022, che introduce l'obbligo vaccinale per i lavoratori italiani sopra i 50 anni, in linea con i provvedimenti precendenti emanati in uno stato di emergenza ingiustificato e anticostituzionale, fomenta odio e frattura sociale e rappresenta una evidente manifestazione della transizione storica che stiamo vivendo. Essa sta sgretolando le fondamenta delle nostre democrazie occidentali e di quella italiana, figlie della Rivoluzione Americana e Francese, prima, e del Risorgimento Italiano, poi, con il suggello finale della nostra Carta Costituzionale del dicembre 1947.
Come sostiene Giorgio Agamben, oggi stiamo assistendo alla destrutturazione della democrazia. Si è di fatto attuato un vero e proprio colpo di stato ad opera delle massime autorità del Paese: abbiamo lo stato di emergenza al posto della legge, in cui il green o super green pass è estrinsecazione attuativa di quel sistema che i politologi definiscono “il modello delle libertà autorizzate”. Si tratta della libertà negata anche di poter esercitare diritti elementari inalienabili, come il diritto al lavoro o quello di poter uscire di casa, che ora, invece, hanno necessità di essere autorizzati. Ma, attenzione, come avvertono i nostri amici intellettuali accademici “eretici”: una libertà autorizzata non è più una libertà!
Questo, assieme alla negazione della legalità, dovuta al fatto che il Governo interviene continuamente cambiando, a suon di decreti, le regole, determina che non ci sia più la certezza del diritto: non c’è più diritto garantito, certo e, quindi, si sancisce uno stato di illegalità.
Si è perpetrato un colpo di stato in cui abbiamo la coesistenza di una situazione illegale accanto ad una legale e questo configura, e purtroppo ripropone, ciò che la storia recente dell’Umanità ha già prodotto e cioè, come sostengono gli studiosi, quello che va sotto il nome di Stato Duale, cioè lo Stato Nazista.
Questa situazione, che compromette la tenuta democratica del nostro Paese, si evidenzia molto chiaramente nel degrado in cui versano le massime Istituzioni Italiane: ad esempio, possiamo constatare che uno dei principi fondanti del nostro Stato democratico, e cioè la divisione e indipendenza dei tre poteri dello Stato – il potere legislativo, quello esecutivo e quello giudiziario – sono degradati negli anni e oggi risultano commistionati e complici, come ingabbiati, intrecciati l’uno all’altro da una melassa densa, vischiosa e oscura, appiccicosa e maleodorante che li amalgama in un unicum autoreferenziale e lontano anni luce dalle esigenze e dalle richieste dei cittadini. Essi costituiscono oggi una coesa e omologante gelatina che paralizza e allontana il popolo ma che è oltremodo utile ed efficace nel garantire potere e la governabilità a pochi.
Da questo punto di vista, anche il ruolo di garante del Capo dello Stato è completamente “vanificato”, diventando esso elemento attivo e protagonista mediatico della transizione verso lo Stato Duale.
Va, inoltre, sottolineato come siano completamente “saltati” anche i corpi intermedi della struttura civile e democratica fondata sulla Carta Costituzionale del 1947. Essi hanno tradito la loro vocazione primaria, il ruolo di collante tra cittadino e Istituzioni, divenendo strumenti succubi e complici esecutori della transizione autoritaria in atto. Sto parlando dei sindacati confederali e non solo; dei partiti politici, delle associazioni di categoria. Ma su questo andrebbe aperta una riflessione approfondita sul ruolo che oggi hanno e svolgono anche le presunte Agenzie ed Enti di controllo come EMA, AIFA, ISS per non andare a scomodare l’OMS o altri. Qual è il controllo pubblico che essi esercitano nel momento in cui sono prevalentemente finanziati da interessi privati, soprattutto da parte di lobby farmaceutiche ben note? E vogliamo parlare di cosa stanno combinando gli Ordini Professionali nel nostro Paese in combutta con l’élite politica eversiva di questo nostra martoriata Italia? Vogliamo interrogarci sulla loro autonomia e su come essi interpretano la loro missione di salvaguardare i diritti e gli interessi dei cittadini? Purtroppo, nella transizione verso lo Stato Duale, tutte queste realtà stanno dimostrando tutta la loro supina dipendenza e correità col potere politico corrotto del nostro Paese.
Stessa cosa possiamo dire della Stampa e dell’Informazione che in Italia ha definitivamente reciso il legame con i principi deontologici fondamentali che la dovrebbero vedere come una sentinella di difesa della libertà di pensiero e di espressione. Purtroppo, anche Scuola e Università non sono esenti da questa pericolosa deriva e degrado che mina le fondamenta della loro stessa esistenza.
È per denunciare tutto questo e per combattere per la libertà e la democrazia che dobbiamo mobilitarci, oggi, tutti insieme, vaccinati e non vaccinati, perché questi sono valori di base che ci accomunano, assieme alle generazioni future, che abbiamo il dovere di tutelare. Dobbiamo resistere e unirci in una azione collettiva di cambiamento per il bene dell’Umanità, per ripristinare i fondamenti di una convivenza civile e democratica, rispettosa delle differenze e che sappia valorizzarle. Che sia in grado di comprendere la nobiltà e valenza culturale dei diversi modi di vita e di pensare, che difenda i diritti elementari di tutti gli individui, perché,
come le cellule sane, insieme, formano un organismo sano e vitale, così, individui e cittadini liberi e consapevoli fanno una collettività, un popolo libero, civile, fiero, coeso e democratico.
Abbiamo oggi di fronte a noi una responsabilità enorme, la storia ce la consegna e non possiamo eluderla, pena la vanificazione del senso della stessa nostra esistenza: dobbiamo far sì che il trinomio Libertà, Uguaglianza e Fratellanza continui ad essere un cardine del nostro agire etico quotidiano e sia fondamento di tutte le Istituzioni che ci rappresentano e che regolano i nostri rapporti sociali. Tutto ciò deve continuare ad avere un senso e una concretezza nelle azioni umane affinché in nostri figli, e i figli dei loro figli, continuino a vedere in tali principi il fondamento dell’evoluzione umana alla quale tutti noi e le future generazioni siamo chiamati a concorrere.